Page 280 - Officiolo
P. 280

VIA CRUCIS
                                        Canti

         Teco vorrei, Signore,                        III STAZIONE
         oggi portar la croce,               Chi porta in pugno il mondo
         nella tua doglia atroce             a terra è già caduto,
         io ti vorrei seguir.                né gli si porge aiuto,
                                             o ciel, che crudeltà!
         Ma troppo infermo e lasso
         donami tu il coraggio               Se cade l’uomo ingrato
         acciò nel mesto viaggio             tosto Gesù il conforta,
         non m’abbia da smarrir.             e per Gesù è morta
                                             al mondo ogni pietà.
         Tu col prezioso sangue
         vammi segnando i passi                       IV  STAZIONE
         ch’io laverò quei sassi             Sento l’amaro pianto
         con il mio lacrimar.                della dolente Madre,

         Né temerò smarrirmi                 che gira tra le squadre
         pel monte del dolore                in cerca del suo Ben.
         quando il suo santo amore             Sento l’amato Figlio
         m’insegni a camminar.               che dice: Madre, addio,
                                             più fier del dolor mio
                   I  STAZIONE               il tuo mi passa il sen.
         Se il mio Signor diletto
         a morte hai condannato                         V STAZIONE
         spiegami almen Pilato               Se di tue crude pene
         qual fosse il suo fallir.           sono io, Signor, il reo,

         Che se poi l’innocenza              non deve il Cireneo
         da te error si appella,             la croce tua portar.
         per colpa così bella
                                             S’io sol potei per tutti
         potessi anch’io morir.              di croce caricarti,
                                             potrò in aiutarti
                   II STAZIONE               per uno sol bastar.
         So che del tuo supplizio
         appare reo ch’il porta                       VI STAZIONE
         so che la pena è scorta             Sì vago è il vostro affanno
         del già commesso error.             bel volto del mio bene,

         Ma se Gesù si vede                  che quasi in voi diviene
         di croce caricato                   amabile il dolor.
         paga l’altrui peccato
                                             In ciel che farete,
         il suo immenso amor.
                                             se il rozzo velo impresso,
   275   276   277   278   279   280   281   282   283   284   285