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VIA CRUCIS
Canti
Teco vorrei, Signore, III STAZIONE
oggi portar la croce, Chi porta in pugno il mondo
nella tua doglia atroce a terra è già caduto,
io ti vorrei seguir. né gli si porge aiuto,
o ciel, che crudeltà!
Ma troppo infermo e lasso
donami tu il coraggio Se cade l’uomo ingrato
acciò nel mesto viaggio tosto Gesù il conforta,
non m’abbia da smarrir. e per Gesù è morta
al mondo ogni pietà.
Tu col prezioso sangue
vammi segnando i passi IV STAZIONE
ch’io laverò quei sassi Sento l’amaro pianto
con il mio lacrimar. della dolente Madre,
Né temerò smarrirmi che gira tra le squadre
pel monte del dolore in cerca del suo Ben.
quando il suo santo amore Sento l’amato Figlio
m’insegni a camminar. che dice: Madre, addio,
più fier del dolor mio
I STAZIONE il tuo mi passa il sen.
Se il mio Signor diletto
a morte hai condannato V STAZIONE
spiegami almen Pilato Se di tue crude pene
qual fosse il suo fallir. sono io, Signor, il reo,
Che se poi l’innocenza non deve il Cireneo
da te error si appella, la croce tua portar.
per colpa così bella
S’io sol potei per tutti
potessi anch’io morir. di croce caricarti,
potrò in aiutarti
II STAZIONE per uno sol bastar.
So che del tuo supplizio
appare reo ch’il porta VI STAZIONE
so che la pena è scorta Sì vago è il vostro affanno
del già commesso error. bel volto del mio bene,
Ma se Gesù si vede che quasi in voi diviene
di croce caricato amabile il dolor.
paga l’altrui peccato
In ciel che farete,
il suo immenso amor.
se il rozzo velo impresso,