Page 228 - Officiolo
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Assoluzione:
                          Signore Gesù Cristo, esaudisci le nostre preghiere,
                          e abbi pietà di noi, tu che vivi e regni con il Padre
                          e lo Spirito Santo vivi e regni nei secoli dei secoli

                                  PRIMA LETTURA
         V.    Fa’, Signore, che sia benedetto.

         R.    Il padre onnipotente ci benedica per sempre.
         A.   Amen.

              Il medico Biagio ebbe nobili natali in Cappadocia; a Sebaste
         nella stessa Cappadocia, fu consacrato vescovo, cosicché dalla cura
         dei corpi passò a quella delle anime. Mentre a questa missione si
         dedicava con passione ed alacrità, si abbatté contro i cristiani una
         feroce  persecuzione  mossa  dal  tiranno  Licinio.  Biagio,  ispirato  da
         Dio e sull’esempio di Cristo, si ritirò sul monte Argeo e si nascose
         in una grotta, dove, passando le ore nella contemplazione di Dio,
         ha avuto il cibo quotidiano e molti onori dalle stesse fiere dimenti-
         che della loro nativa ferocia. E tu, Signore, abbi pietà di noi.
         A.   Rendiamo grazie a Dio.

         Responsorio:
         V.   Biagio, che da medico fu elevato a vescovo, come fu mirabile
              nel curare i corpi, così lo fu nel curare le anime: Egli ci soc-
              corra nelle nostre necessità ed interceda per noi presso il Si-
              gnore, affinché ci liberi da tutti i pericoli dell’anima e del cor-
              po.
         R.   Sia attento alla nostra difesa, e ci protegga con i suoi miraco-
              li, e interceda per noi  presso il Signore, affinchè ci liberi da
              tutti i pericoli dell’anima e del corpo

                                SECONDA LETTURA

         V.    Fa, Signore, che sia benedetto.
         R.    L’Unigenito Figlio di Dio si degni di benedirci e di aiutarci.
         A.   Amen.
              In quel luogo rimase nascosto per molto tempo, fino a quan-
         do per caso fu scovato dai soldati del preside Agricola; tolto di là e
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