Page 230 - Officiolo
P. 230

trascinato davanti a lui, fu gettato in prigione per suo ordine. No-
         nostante fosse in carcere guarì, da diverse malattie, molti, che la
         fama della sua santità aveva richiamato. Tra questi ci fu un ragaz-
         zo che, spacciato dai medici a causa di una lisca di pesce rimastagli
         in gola, stava morendo. Illustre, come medico dei corpi e delle ani-
         me, non per necessità umana, ma per l’aiuto di Dio, non con rimedi
         scientifici ma con la grazia di Cristo, ridiede la salute a molti infer-
         mi. Fu noto per ogni genere di miracoli: infatti rinnovò il miracolo
         di  Cristo  che  camminò  sulle  acque  e  quello  di  Elia  che  moltiplicò
         grano e olio alla vedova di Serepta. E tu, Signore, abbi pietà di noi.
         A.   Rendiamo grazie a Dio.

         Responsorio:

         V.    Il servo di Cristo Biagio, emessa la sentenza, giunto al luogo
              del martirio, supplicò il Signore: « o Dio onnipotente, che mi
              hai liberato dalle statue degli dei, esaudisci i voti di chiunque
              si accosti a questo tuo altare ».
         R.    Tu,  Dio  onnipotente,  buono,  clemente  e  da  glorificare  sem-
              pre,  che mi hai liberato dalle statue degli dei...
         V.    Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

         R.   Esaudisci i voti di chiunque si accosti a questo tuo altare.


                                  TERZA LETTURA

         V.    Fa, Signore, che sia benedetto.
         R.    La grazia dello Spirito Santo illumini i sensi e i nostri cuori.
         A.   Amen.

              Per ordine del crudelissimo preside fu torturato con atrocissi-
         mi tormenti. Fu ferito con le verghe, legato al cavalletto della tor-
         tura, dilaniato con i pettini di ferro, rinchiuso in una corazza roven-
         te, infine fu sottoposto a supplizi raffinatissimi. Ma la sua fede poté
         essere messa alla prova, ma non piegata. Straziato nel corpo, l’ani-
         mo resistette imperturbato. Infine, vinto il tiranno, gli fu mozzato il
         capo, e lasciò una grande testimonianza di fede alla Chiesa, il tre
         febbraio dell’anno di Cristo trecentosedici.
         E tu, Signore, abbi pietà di noi.
   225   226   227   228   229   230   231   232   233   234   235